22 novembre 2011

Falsi miti: la tisana ai semi di finocchio

Falsi miti: la tisana ai semi di finocchio

Ho iniziato quasi per gioco. Volevo arginare l’areofagia, uno dei possibili effetti della gravidanza ahimè il meno romantico. Qualcuno mi aveva detto che la tisana ai semi di finocchio era un toccasana. Ho cominciato all’inizio del terzo mese e ho proseguito per tutta la gravidanza, aumentando gradualmente la dose: a un certo punto mio figlio deve aver vissuto, più che nel liquido amniotico, in un centrifugato di finocchio. Dopo il parto, risistematosi l’intestino, volevo smettere. Qualcuno però mi disse che era consigliato da farmacista, erborista e pediatra. A scriverlo sembra uno scioglilingua: “fa latte ma è utile pure al lattante perchè passando nel latte calma le coliche da latte. Però, mi raccomando, tu niente latticini”. Verissimo: il finocchio (come tutto il resto, d’altronde) passa nel latte. Quando mettevo a lavare il reggiseno, era come entrare in erboristeria. Le coliche del lattante però imperterrite perseveravano ed ero arrivata a pestare i semi col mortaio per avere tisane più concentrate. Eravamo entrambi, mamma e bambino, a un passo dall’overdose.
 Poi, un bel giorno, leggo un comunicato Inran: niente tisane al finocchio a bambini piccoli, donne in gravidanza e allattamento. In sintesi, dalla ricerca scientifica condotta da Inran emerge che i semi di finocchio contengono estragolo, sostanza tossica e se vogliamo dirla tutta, anche piuttosto cancerogena e genotossica.
 È anche dai forti spaventi che si esce dalle dipendenze. Coi semi di finocchio ho chiuso, con buona pace dell’erborista sotto casa. In tutta questa storia almeno un aspetto positivo c’è: non per questo ho perso il latte e ora mio figlio adora il finocchio. Anticancerogeno, come tutte le verdure.
Un metodo realmente efficace per aumentare il latte l’avevo trovato (ogni donna può scovare il suo). Quando la stanchezza era all’apice e il latte conseguentemente scarseggiava, tornavo da mia madre. Accudita, nutrita e coccolata, il latte tornava generoso. Alla faccia dei semi di finocchio.